24 Aprile 2015

Matteo Renzi ha annunciato che verrà a Segrate per sostenere la campagna elettorale di Paolo Micheli. Promessa strappata domenica mattina dal candidato sindaco della coalizione di centrosinistra (Pd, Lista Micheli-Segrate Nostra, Scelta Civica e Sinistra per Segrate) nel retropalco del Teatro Sociale di Mantova. Il premier, in tour nella città lombarda, ha voluto incontrare Micheli giunto a Mantova a bordo del camper. Un breve faccia a faccia e uno scambio di battute sulla campagna elettorale e l’indicazione del presidente del consiglio: «Vengo a Segrate». Oltre a Renzi, Micheli domenica ha anche incontrato Luca Lotti, sottosegretario di stato alla presidenza del consiglio dei ministri e segretario del Cipe. Proprio il ruolo del braccio destro del premier è stato l’argomento principale di discussione perché coinvolge anche la Viabilità speciale di Segrate. Lotti si è detto disponibile a venire in città per sostenere Micheli e per raccontare lo stato di fatto di quest’opera indispensabile per la viabilità ma ancora in stallo. «Avere Matteo Renzi e Luca Lotti a Segrate sarebbe un’opportunità per tutta la città» commenta Paolo Micheli. «Segrate nei prossimi anni sarà interessata da finanziamenti per oltre un miliardo e mezzo di euro, tra il via dei cantieri del Westfield Milan nell’ex dogana, la realizzazione della Viabilità speciale e il completamento del quartiere Boffalora. Oltre a legalità e trasparenza nella gestione della macchina comunale, avere una visione oltre i confini cittadini e contatti di questa rilevanza possono regalarci una marcia in più». Intanto Micheli ha annunciato la volontà, se fosse eletto sindaco, di creare la figura dell’assessore di quartiere. «Ogni rione avrà il suo referente a cui i cittadini potranno rivolgersi, sarà il garante delle loro segnalazioni» spiega Micheli. «L'attenzione e il rispetto dei cittadini sarà una delle mie priorità e non mi blinderò certo nel mio ufficio in municipio. Oggi a Segrate, unico esempio nei comuni vicini di casa, per arrivare a parlare con il sindaco bisogna passare tre varchi con tanto di codici d'accesso». Ma quello dell'assessore di quartiere non sarà l'unica novità per avvicinare maggiormente le frazioni al palazzo comunale. «Ho intenzione periodicamente di incontrare i segratesi direttamente nei loro quartieri come sto facendo ora in campagna elettorale» conclude Micheli. «La grande voglia di partecipare e di contribuire a migliorare il bene comune c'è e va assolutamente sfruttata».